Non voglio chiedere a Bernardo Soares cosa pensi del viaggio. Non voglio sentire risposta. Per fortuna è solo un immaginario disperato il suo. O è meno disperato del mio che spizzico vita al passaggio dei piedi lesti e sudati che indosso, davanti alla vita altrui, in un luogo non mio, in un viaggio reale di parole inventate?
Non chiedo a nessuno. Vedo vite scorrere e facce di un asiatico che non conoscevo tra le quali quella che mi presenta si confonde bene.
Sto spillando notizie da un mondo che può tranquillamente vivere senza il mio guardare.
domenica 2 agosto 2009
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Sublime.
RispondiEliminaspilla e bevi, robé. e continua a far da balia alla tua sete di conoscenza. e con lo spillo della tua onestà buca i palloni gonfiati che ti navigano accanto
RispondiEliminaQualcuno potrà fare a meno del tuo guardare...
RispondiEliminaio non posso fare a meno del tuo narrare..
Spilla & Brilla...
Abbraccio.
L.
Se fosse per me ti avrei sostituito al radar.In tutte le navi da diporto occorre un oculista sagace che ci eviti il pericolo della foschia.Un abbraccio forte Ugo
RispondiEliminabla bla
RispondiEliminaBernardo ha le sue impareggiabili inquietitudini... ma il tuo 'guardare' è una gran bella avventura...
RispondiEliminaMi ci butto dentro a queste righe perchè sto cercando un posto che non c'è, ma hanno un aria familiare...come di un sogno non consumato ma appena appena sfiorato, forse un illusione di appartenenza...
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