martedì 14 aprile 2009
Il tarlo del calzino
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Come raccontavo all'amico prodiere, tutto ha inizio da un calzino. Uno qualunque di quelli a righe che avevi al piede fino alla notte prima e che poi hai ritrovato in terra al mattino pensando "più tardi lo raccolgo". Passa un'ora e non l'hai raccolto, ne passano cinque e il calzino giace ancora sul pavimento accanto al letto. La sera, prima di andare a dormire, penserai che non succede niente se gliene lanci altri due affianco, ché in fondo è il pavimento il luogo in cui devono morire i calzini dopo averli consumati dentro le scarpe. Quindi li lanci e il giorno dopo a terra ne conti tre. E' finita: la casa che avevi pulito e ordinato con fatica e ore di tempo libero è sulla via della rovina. Il tarlo del caos è cominciato. E non riuscirai a fermarlo prima di molti e molti giorni, quando di calzini sul pavimento se ne saranno accumulati dieci, sedici, e in più ci saranno slip e magliette, scarpe da vela e stivali di camoscio, jeans da lavare e fazzoletti accartocciati sulle scrivanie, canestrelli sulla tovaglia e tirabushon accanto a bottiglie vuote, tazzine di caffè ferme a bordo tastiera, mollette per capelli e forbici fuori posto, agende e taccuini, fogli sparsi e ricette mediche, appunti comunali e carte nautiche, mappe petrolchimiche e guantini per randisti. Infine mettici un gatto.
Un gatto nuovo nuovo che ti hanno prestato per vacanze in angloterre. E metti che a quel gatto il caos piaccia parecchio e ami l'idea di svilupparlo e sviscerarlo fino all'ultima sua componente più depravata. Troverai il gatto nell'armadio al posto delle scarpe che stanno fuori, troverai il gatto sul comò al posto del libro steso sul letto. Troverai il gatto e non lo troverai più perché si nasconde dentro il vortice del disordine.
Fuori invece ha smesso di ventilare. Fuori è tutto pulito. Il mare è piatto, la torre della Pelosa è ritta, il turchese è disteso senza scapigliature, una vela sbandata con lo scafo giallo ci corre sopra e non fa grinze. Ogni cosa è al suo posto. Manco solo io che per rimettere pace fra le cose m'infilo dentro il mare ghiacciato mentre improvviso una rana col costume rosso. Così ieri è cominciata la stagione del tepore ed era tutto di un ordine perfetto.
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Potrebbe essere una buona idea: invece di rimettere (cercare di..) un pò di ordine nella vita,..un bel tuffo a Balai...Se riuscirò a farlo..non riuscirò a raccontarlo..però potrei darti uno spunto divertente per un articolo, un romanzo o semplicemente un comico...necro sulla Nuova..Intanto ci penso all'asciutto nel caos più grande...
RispondiEliminaL.
Chiaro...limpido... si si :-)
RispondiEliminapur senza gatto
RispondiEliminasono anch'io immersa
in un cumulo di ciarpame che rispecchia
l'agitazione del momento...
F.
hi hi hi sono alla ricerca di me stessa...se mi trova qualcuno...avvertitemi! R.V. :-)))))))
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