sabato 16 maggio 2009

Arrivi e partenze


Ciò che è pelagico prima o poi si spiaggia.
Da una parte o dall'altra delle coste del mondo bisogna pur arrivare.
Qualcosa come un milione di velelle ha scelto lo scoglio sotto casa mia come soluzione di continuità al mare aperto.
La bellezza di migliaia di alette issate come rande sopra un corpo mollusco è durata poco. Adesso queste naufraghe eterodirette dai venti, cozze senza guscio e del colore dei lapislazzuli, stanno tutte qui sotto, centinaia e centinaia morte a marcire.
Io sono un pesce nato sul bordo della terra, sul lato sbagliato. Divento pelagica d'estate. Isserò la vela maestra, andrò a spiaggiarmi da qualche parte, tenterò di non puzzare presso gli scogli di altri mari.

4 commenti:

  1. e invece no!immetty odory che così possiam seguirty ancora, ovunque. importante è fare fiaggu.

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  2. Avrei voluto mostrare ai bimbi quelle orate.
    Dell'onda azzurra ,i pesci d'oro,i pesci melodiosi.
    Il mio salpare fu cullato da schiume fiorite,i venti ineffabili mi diedero qualche istante le ali. Arthur Rimbaud (Battello ebbro)...vai Robs.....Gips

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  3. In comune con le velelle hai il tuo errare per i mari, ma quando ti vai a spiaggiare porti il profumo dei tuoi viaggi e dei tuoi racconti di lupa di mare. Buon vento Ro!

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  4. buon viaggio robè. non fermarti mai, e segui la bellezza delle tue visioni. sono il tuo vento

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