lunedì 4 maggio 2009

Il mondo beccheggia


C'è un dondolio continuo e discreto che non risparmia nemmeno la scrivania e il pc davanti. Dura da ieri, da quando ho lasciato Quisqueya all'ormeggio stanca e vincitrice. Per salvarmi dal becchegio e dal rollio sono costretta a salire a bordo di un'altra barca, subito. Non ci sono altre cure al malditerra. A meno di non sopportare il vuoto di un vento che ti ha agitato per 4 giorni e 180 miglia, soffiando da zero a 18 nodi e un uccellino affranto dal viaggio che si posa di notte sulla cima del timone, e resiste all'orza e alla poggia, spostandosi con le zampine sul cerchio di cuoio come facesse un balletto. Per qualche ora era lui lo skipper. Per fortuna stamattina c'era la nebbia. Così dal letto di casa ho perso le tracce del mio rientro. Una nave continuava ad avvisare la propria presenza in porto: 55 secondi di silenzio, 5 secondi di trombe, per due ore. Non era facile convincersi di non essere più nel cuore del mare, ma a casa. Non corrispondeva il silenzio delle drizze che avrei dovuto sentire sbattere all'albero maestro. Il tintinnio ci aveva portato da Alghero a Carloforte e ritorno. Alla fine ha salutato la nostra regata vincente.
Al momento niente è a posto. Solo il fatto che il mondo fuori continua a beccheggiare mentre il vento è tranquillo e il mare più distante.

6 commenti:

  1. Mai x correggerti stella polare dei nostri "viaggi ad occhi aperti"...ma una sola precisazione..Anke a me stamane rompeva molto la tromba dello Janas..come in tanti altri giorni...Stava però segnalando solo la sua presenza. (punto)..."In porto"..lasciamolo dire ai personaggi ke pensano di saperne o di "fare la nostra vita" spacciandosi non so per cosa...Se ci fosse stato un.."porto" stai tranquilla, avresti continuato a dormire baetamente e tanti tuoi concittaddini non sarebbero costretti ad essere "ostaggio".."prigionieri".."rapiti" a bordo di quelle..."barche e galere" del Regno Borbonico..che tanto ci vogliono..così bene e ke fra poco qualcuno (..?..) riuscirà a...mandarle vie...Si, fra poco potremo tutti riposare tranquilli...ma non parliamo di.."porto"...e continuiamo a veleggiare nei nostri sogni...
    L.

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  2. è vero! più che un porto è una rada con vasta banchine vuote e ingressi complicati. sta di fatto che quando ho sentito le trombe ho capito (dopo un po') che c'era nebbia. ora mi sembra di capire che la nave non riuscisse a entrare. in tal caso è una notizia ;-) Confermi?

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  3. Veramente più che una notizia oramai sarà una prassi consolidata da tutte quelle Autorità (o presunte tali) che dovrebbero servire i cittadini e i contribuenti...Le grandi banchine deserte che hanno un varco utile al transito di una vettura per volta hanno dato un piccolo assaggio della loro utilità...ieri domenica 3 maggio..E' bastata la coincidenza di un irrilevante picco di traffico (circa 1000 pax in partenza..alle 20.30 per il mini esodo del 1° maggio..) in coincidenza dell'approdo alla stessa ora del traghetto Grimaldi ed in coincidenza con la processione dei Santi in città vs. Balai vicina...Prova a sentire vigili e forze dell'ordine...Venti minuti medi di fila per i passeggeri diretti prima al porto industriale per acquistare i biglietti...altrettanti per toranre indietro all'imbarco...Dove non c'è parcheggio, non c'è viabilità per i mezzi pesanti e tutti i servizi di prima necessità che si invocavano già al porto ind.le...Dopo i 20 nodi di vento o giù di lì..le navi non potranno attraccare alle su citate banchine..Per questo giovedì 30..le 3 navi in arrivo a Portotorres sono state sino alle 12.00 in rada per attraccare tutte al "vecchio" molo industriale dopo "comunicazioni" con gli "addetti ai lavori"... Il lavoro per gli "zombi" che continuano a frequentare il porto ind.le rimane spiegare (o tentare di..) ai passeggeri questa geniale funzionalità di dove imbarcare (prova a fidarti della segnaletica...) e soprattutto per chi lascia l'auto..dove dovrà lasciarla o..recuperarla al ritorno...(l'orario è optional..va da se..) Il tutto per la gioia di chi puoò rivendicare..di aver portato le navi in città..Potresti spiegare a questi signori dove si trova la città o il suo corso con gli ospitalissimi esercenti...rispetto a queste utilissime banchine...E poi quando avrai un briciolo di tempo..mi insegni ad essere sintetico..probabilmente l'anno prossimo..avrò molto tempo in più..

    P.S..Se trovi qualke giornale ke ci spiega queste cose..ovviamente me lo fai sapere...baci.
    L.

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  4. è proprio tutto vero cara skypper, drizzista e compagna di vento!
    tanto mare e tanto vento, o anche no! ma quando scendi a terra subito ti manca.
    ti manca il beccheggio, il rollio, e il vento; e quasi ti manca il fiato.
    il quotidiano si appiattisce e soccombe, e quasi si riduce ad una pausa. una piatta tra una bolina e l'altra.
    forse potrei viverci così ...un bordo alla volta. e allora si(!) che forse tutto sarebbe a posto...

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  5. io dico che sei iperrealista e ciò mi conforta, la mia tana è un a paio di numeri civici dispari. ti farò sempre commenti pittorici, per via della tua arte, che è la pittura.
    alemuresu

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