lunedì 17 novembre 2008

E.On diventa E.Off. Carbonari contro il carbone in azione




Attenzione. La centrale energivora sita in Fiume Santo (Porto Torres) E.On, LA SCORSA NOTTE HA CAMBIATO NOME. QUALCUNO L'HA SPENTA!!
E.off project, questo è il nome degli attivisti che hanno preparato il cartellone alternativo per installarlo al posto di quello vero durante la scorsa notte. Si definiscono "carbonari contro il carbone": la loro protesta contro il colosso tedesco è creativa quanto sottile, "un atto semplice ma devastante" per dirla con le loro parole. Scrivono: "e.off è l’indignazione che copia – e ricopre – la faccia colorata della speculazione a danno dell’ambiente e della salute".

La E.On ha preso, dal luglio di quest'anno, il posto della spagnola Endesa nella guida della centrale termoelettrica che sorge in territorio sassarese, a due passi dalla cittadina turritana. La centrale è in grado di produrre 960 megawatt (fra i gruppi 3 e 4 che marciano a carbone e l'1 e il 2 per ora ancora predisposti per bruciare olio combustibile. Lo scorso 19 ottobre è stata presa d'assalto, in un clamore ovvio visti i mezzi usati, dalla nave e dai gommoni di Green Peace. Dopo 14 ore di occupazione gli ambientalisti avevano mollato gli ormeggi soltanto quando l’assessore regionale all’Ambiente, Cicito Morittu e il sindaco di Porto Torres Luciano Mura, hanno accettato di firmare un documento col quale si impegnano «ad allineare il Piano energetico della Sardegna al rispetto dei parametri europei, con l’obiettivo di superare entro il 2012 la percentuale del venti per cento di produzione da energie rinnovabili».
Ma è chiaro che nelle menti di qualcuno ha continuato a circolare il germe della protesta e della rivalsa.

Pubblico qui di seguito il comunicato diffuso da E.Off project:

e.off

bruciare energia

per produrre coscienza



e.on Italia è uno dei principali operatori del settore dell'energia in Italia. Appartiene al gruppo e.on, il più grande gruppo energetico a capitale completamente privato al mondo. e.off, invece, è la nostra risposta al tentativo di anestetizzare l’opinione pubblica. La Regione Sardegna, infatti, non solo si è resa complice dell’ennesimo crimine ambientale, ma ha anche cercato di mettere la museruola alla voce della protesta, al dissenso popolare.

e.off è l’indignazione che copia – e ricopre – la faccia colorata della speculazione a danno dell’ambiente e della salute. e.off nascondendo evidenzia il lucro condiviso dal pubblico e dal privato. e.off è un atto semplice, ma devastante. È la denuncia di chi non ha diritto di replica. È il simbolo del mutamento possibile. È l’unica speranza di sopravvivenza: se il gesto si fa collettivo, e la responsabilità diventa universale.
e.off è marketing al negativo. Un marchio che cela l’infamia sotto lo sberleffo. Forse sono già arrivati e hanno nascosto la vergogna, come si fa con la cenere sotto il tappeto. Ma abbiamo scoperto la loro vulnerabilità. Sono invincibili solo se ci lasciamo cullare nell’inerzia. Però noi siamo cervello e gambe, intelligenza e sdegno. Saremo sempre lì. Adesso lo sanno anche loro. È questa, la prima vittoria.
Noi, vittime della censura e dell’inquinamento; noi, braccati dalla disoccupazione e dalla colonizzazione industriale; noi, che per reclamare dignità siamo costretti ad agire abusivamente, nel segreto della notte; noi, Carbonari contro il carbone!

1 commento:

  1. ..un plauso alla protesta creativa...robs il tuo blog ,a questo punto,è una sorta di ''giornale alternativo'' on line ...(si dice così?)..gips

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