Sabato è affondata una barca a vela nel porto di Porto Torres. Un vento a 40 nodi costanti, raffiche a 50, ne ha strappato gli ormeggi scaraventando il suo marinaio in acqua dov'è rimasto a gelare per un pò. Poi gli scogli e la falla. Io piangevo per il mio giardino bruciato, dopo mesi di lavoro. Per il mango, il mio dolce mango fiorito fino a pochi giorni fa, così cresciuto, così intraprendente. Pure i lombrichi lunghi mezzo metro Cri ci aveva messo. E le mie gambe che tremavano, ma ero contenta. Tutto bruciato. L'ipomea, la mandevillea, il solanum bellissimo. Tutto andato, a parte le piante grasse. Una tristezza che ti spiaccica sulla sedia e ti lascia vuota. Senza pollici. E ancora non voglio guardare fuori dalla finestra. Appena calma ci metterò la rete. Ma avrei dovuto farlo prima. Il vento infuocato di sale ha bruciato ogni cosa cogliendoci alla sprovvista. Il giardino e la barca.
Ma resistere a una barca che muore, no, è davvero troppo.
lunedì 24 novembre 2008
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Sembra che dal tuo giardino mancassero solo adamo, eva e le mele...
RispondiEliminanon credo nel mito della creazione. ma adamo non c'era di sicuro
RispondiElimina??????? quale barca è affondata??????
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