Si metta a verbale che l'estate è cominciata stanotte. Ma l'estate è in gerundio. Sta nascendo tutta d'un soffio mentre compilo elenchi puntati di occorrenze e la finestra dello studiolo è per la prima volta aperta. Le vie di Sassari vecchia odorano di Castellorizo e di Zante. I lampioni notturni colorano in arancione le strade strette di pietra; il bordo basso dei muri. Le case fanno silenzio. C'è odore di umido sottile, ancora da venire. Per adesso è solo caldo serale, insolito. Aria tiepida in arrivo da sud. Deve essere così. Il ritardo è pazzesco, ma tocca perdonarlo. Il cielo esprime il suo verdetto e poi si manifesta. E sul mare svolazza la tenda leggera e trasparente della cucina e la polvere dei pilastri sul pavimento e su tutti i mobili s'alza.
Attende la barca ai pontili di un'altra sponda lontana, di partire. S'incroceranno le rotte o si terranno a distanza, approderanno sugli stessi moli in tempi diversi. I bordi dei pontili odorano già di gelsomino da qualche parte. E chissà se il cappello di paglia del guardiano di un porto del sud sta richiamando prue di naviganti al suo ormeggio. Il caldo è arrivato senza portare tappeti azzurri di velelle sotto i balconi. Sono già quasi tutti partiti senza avvisare. Ultimi minuti ancora prima del gong ufficiale: prepararsi.
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... ho letto a occhi chiusi per sentire i profumi del testo...
RispondiEliminaBrava Rò
gab
leggere con gli occhi chiusi ha un non so che di leggero
RispondiEliminabravo gab
Forse un mattino andando in un'aria di vetro,arida rivolgendomi,vedrò compirsi il miracolo: il nulla alle mie spalle, vuoto dietro di me, con un terrore di ubriaco. Poi come s'uno schermo, s'accamperanno di gitto alberi case colli per l'inganno consueto. Ma sarà troppo tardi ; ed io me n'andrò zitto tra gli uomini che non si voltano, col mio segreto.
RispondiEliminaFORSE UN MATTINO ANDANDO IN UN ARIA DI VETRO
EUGENIO MONTALE ( Ossi di Seppia )
Piogge torrenziali, sembrano annunciare l'autunno più che l'estate.
RispondiEliminaDi colpo tutto tace: le tue parole
sono l'arcobaleno improvviso che
scioglie il grigio più plumbleo.
Si l'estate è arrivata, rimani con noi...:))
L.
Accidenti. Qui invece è tutto grigio. Bagnato. Puzzolente di città. L’aria è fredda. Triste. Di estate mai iniziata, passiamo direttamente all’autunno. Altro che cappelli di paglia, qui ombrelli, pantaloni lunghi e scarpe chiuse. Era un po’ che non passavo dalle tue parti, è stato un periodo di saltelli tra scelte e decisioni. Tutte belle, tutte piene di luce, quella che manca in questi giorni guardando fuori dalla finestra, tremando sotto il lenzuolo estivo… Marta
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